La fortuna di stare a casa

settembre 3, 2007

Sono le ore 23.05 e i miei genitori mi hanno appena chiamato dal Sudan. Mio padre allora inizia a raccontarmi dei suoi avvistamenti in apnea. “Sai Ale, nuoto sempre con gli squaletti. Ieri siamo andati in una baia e abbiamo fatto il bagno con i delfini. Poi abbiamo scoperto che la zona dove abita l’ultimo esemplare di dugongo (nella foto in basso) rimasto nella baia. E sta mattina in una delle mie ultime uscite, sono andato e mi sono appostato per circa 2 ore, ma alla fine l’ho beccato. Era bellissimo. Tenero come un orsacchiotto e buffo come un cucciolotto. Domani invece andrò a caccia di Tartarughe marine (testuggini). Spero di vederle. Gli squali le fanno scappare”. Io vi giuro, non ho saputo che rispondere. Con le lacrime agli occhi e il magone ho pensato: “è meglio andare in vacanza con mamma e papà finchè si può!”.

 

Dugongo

Giusto per dare due notizie: il dugongo è la versione morbidosa della foca. é un sirenide piuttosto strano, poichè è l’unico della famiglia a nutrirsi di vegetali. Ha un portamento goffo ed è molto simpatico e giocherellone.

Sharkwater – il trailer

settembre 2, 2007

SharkWater

settembre 2, 2007


SHARKWATER

Doveva essere un normale documentario ma durante il suo sviluppo il regista e tutta la squadra si sono spinti molto oltre!
Hanno girato tutto il mondo parlando e documentando tutto e ripeto tutto quello che ruota attorno agli squali, dallo “shark finning” (taglio delle pinne) gestito dalla mafia colombiana per il mercato orientale , fino a non lo so nemmeno io!
Ho il trailer…è INDESCRIVIBILE (lo potete guardare dal sito, cliccando sulla locandina)!

..Infine il tipo NUOTA IN APNEA CON TUTTI GLI SQUALI CHE INCONTRA!

Vincitore di ben 19 premi internazionali, uscira nelle sale cinematografiche di tutto il mondo il 2 novembre 2007.

Lezione di Biologia Marina – Zifio

agosto 30, 2007

ZIFIO (Zifius cavirostris)

Tra i Cetacei è certamente il meno conosciuto, i maschi hanno solo due denti nella mascella inferiore mentre le femmine ne sono del tutto prive.
• testa a becco
• piega dietro lo sfiatatoio
• cicatrici
• rolla nell’acqua
• Famiglia: Ziphiidae
• Dimensioni:5-7m
• Cibo: pesci, calamari
• pericoli: inquinamento
• n per gruppi:1- 10

CARATTERISTICHE: Alcuni generi della specie non sono mai stati osservati vivi in natura, questo perché sono animali che trascorrono gran parte del loro tempo in acque assai profonde e compiono immersioni della durata di 40 minuti. Poco si conosce della biologia e del comportamento di questa specie. Le colorazioni sono assai variabili e gli individui più anziani sono spesso totalmente bianchi, ma la caratteristica che lo rende sicuramente assai particolare è la presenza di solo due denti all’estremità della mascella inferiore, che a volte possono essere ricoperti da cirripedi. Nel Mediterraneo è presente esclusivamente nel mar Ligure e nel mar Tirreno.

Estinzione del delfino bianco

agosto 30, 2007

Il delfino bianco non è realmente estinto

agosto 30, 2007

Si temeva che la specie fosse gravemente minacciata o estinta del tutto

PECHINO, 30 AGO – Un delfino bianco e’ stato avvistato nel fiume Yangtze, nella Cina centrale, quando gia’ si temeva che la specie fosse estinta. L’ultimo avvistamento di delfino bianco, "baiji" in cinese, risaliva infatti al 2004. In seguito diversi gruppi di ecologisti hanno battuto il fiume alla ricerca dei baiji, senza pero’ riuscire ad avvistarne. L’8 agosto 2007 il baiji e’ stato dichiarato una specie "gravemente minacciata" e forse "completamente estinta".

Lezione di Biologia Marina – Delfino comune

agosto 30, 2007

DELFINO COMUNE (Delphinus capensis)

Una volta comune, oggi assai raro nelle acque del Mediterraneo, si riconosce per la caratteristica e variegata colorazione a clessidra presente sui fianchi.
• dorso scuro
• clessidra colorata sui fianchi
• ventre chiaro
• pinne scure
• comportamento vivace
• Famiglia: Delphinidae
• Dimensioni: 2-3m
• Cibo: pesci e seppie
• pericoli: reti, pesca, caccia, inquinamento
• n per gruppi: 10-30

CARATTERISTICHE: Il nome indica un passato in cui questa specie era molto diffusa, oggi nel Mediterraneo il numero degli individui si è notevolmente ridotto tanto da rendere eccezionale ogni suo avvistamento. È un delfino dalla colorazione molto particolare e vivace che permette di riconoscere con facilità la specie; i gruppi sono spesso numerosi e vengono avvistati anche a notevole distanza poiché producono innumerevoli salti e spruzzi; come le stenelle sono abili nuotatori. In situazioni di allarme gli individui tendono a riunirsi in modo compatto, per meglio affrontare il pericolo; i gruppi sono generalmente composti da 10/20 individui.

Lezione di Biologia Marina – Tursiope

agosto 29, 2007

TURSIOPE (Tursiops truncatus)

È il delfino più conosciuto dal pubblico, è la star di molti spettacoli ed il protagonista indiscusso di vari film (flipper, il delfino curioso, etc…).
• lunghezza di circa 2-3m
• pinna dorsale arcuata e ricurva
• dorso piuttosto scuro
• corpo e capo robusti
• Famiglia: delphinidae
• Dimensioni: 2-4m
• Cibo: pesci e seppie
• pericoli: inquinamento, pesca, uomo, distruzione habitat
• n per gruppi: 1-10

CARATTERISTICHE: Certamente tra i Cetacei è il più conosciuto, ciò è dovuto alla sua capacità di adattamento alla vita in cattività che ha permesso di poterlo studiare da vicino. Tuttavia in mare non è facilmente riconoscibile, ne distinguiamo due ecotipi: uno pelagico, di maggiori dimensioni e di gruppi più numerosi, l’altro costiero, di dimensioni più ridotte e più solitario. Le colorazioni, piuttosto variabili, possono andare dal grigio verde a gradazioni differenti di marrone. La pinna dorsale ricurva e prominente ed il suo carattere curioso possono essere degli ottimi indicatori della specie. In superficie appare molto attivo e ben disposto ad interagire con le imbarcazioni, mostrando la sua vitalità con salti e giochi. Le immersioni durano dai tre ai sette minuti, sono abili nuotatori, in grado di raggiungere velocità di venti/trenta nodi. Diffusi nel mediterraneo, tuttavia negli ultimi anni la popolazione ha subito un forte calo.

Lezione di Biologia Marina – Delfini e Balene

agosto 28, 2007

Ecco alcune schede dei cetacei che popolano i nostri mari italiani. Partirò con la descrizione della Stenella Striata, poichè durante la navigazione di sabato, i branchi di delfini che ci hanno accompagnato per alcune miglia del viaggio, sono stati proprio di stenelle. Ogni giorno vi accompagnerò con la scheda di un nuovo mammifero acquatico. Buona continuazione con la consultazione di questo mini-corso di biologia marina.

STENELLA STRIATA (Stenella Coeruleoalba)

È un delfino caratterizzato da striature, agile e veloce. È tra i delfini il più acrobatico, capace di compiere avvitamenti all’indietro e salti alti sino a sette metri.
• lunghezza di circa 2-2,5m
• striature longitudinali
• linea scura dall’occhio alla pinna pettorale
• rostro pronunciato
• ventre bianco o rosa
• Famiglia: Delphinidae
• Dimensioni: 2-3m
• Cibo: pesci e seppie
• pericoli: reti pesca
• numero per gruppi: 10-30>16

CARATTERISTICHE: La particolare colorazione a striature variopinte permette di riconoscere piuttosto facilmente la specie. Sotto la pinna dorsale è sempre presente una fiamma grigio chiara ed il ventre appare costantemente di colorazione bianco-rosata. La specie, piuttosto comune, è caratterizzata da vivace attività di superficie, sono spesso visibili salti, avvitamenti, breaching e porposing al contrario.Il nuoto assai veloce (circa 55 km/h) è accompagnato da salti fuori dall’acqua, spesso sono visibili dai traghetti durante la navigazione in tratti di mare lontani dalle coste. Nel mediterraneo i gruppi non superano mai il numero di cento individui.

Lezione di Biologia Marina – I cetacei

agosto 27, 2007

Sabato mattina alle ore 9.00 io e Gloria ci siamo imbarcati al Porto Antico di Genova, al fine di praticare Whale Watching, e poter solcare il triangolo di mare che racchiude il Santuario Internazionale dei Cetacei per un totale di 12 ore di navigazione con ben 4 avvistamenti di branchi di delfini stenellee un pesce luna.

Il Santuario dei cetacei è nato per accordo di Italia, Principato di Monaco e Francia. Il santuario prende anche il nome di Area Pelagos. Al suo interno vi è il divieto di pesca a strascico e gare di off-shore. Non ci sono poi alte regole e leggi particolari che tutelano quest’area. I cetacei sono avvistabili poichè risalgono in superficie per il fenomeno di swelling, l’acqua di fondo che risale, porta in superficie il cibo e i nutrenti che attira a se i branchi di cetacei come i delfini e quelli di stazza più grossa. La loro forma siluroide è il frutto della differenziazione evolutiva per poter diminuire le forze di attrito volventi con l’acqua.

I cetacei si dividono in 2 categorie: i misticeti, come la balenottera comune, hanno 2 narici o sfiatatoi, sono dotati di un impianto odontostomatologico a laminelle cornee (fanoni), come dell "spazzole" per potersi nutrire; e gli odontoceti, come i delfini, dotati di una sola narice, cacciano e si nutrono di pesci.

Pronti per la Grande Sfida

agosto 3, 2007

Da questa sera alle ore 21 avrà inizio la Grande Sfida. Io mi trasferirò con tutto lo staff dell’evento, direttamente e quotidianamente sul blog del viaggio. Mi troverete lì!

Buone Vacanze a tutti!!!

Da Clive Cussler alla Laguna di Truk con Craig Dirgo passando per il Deep Diving

luglio 31, 2007

Sta sera sono andato in libreria per comprare qualcosina da portarmi via durante gli interminabili 9000 km che affronteremo. Le scelte, non a caso, sono cadute su questi testi. Al rientro vi dirò come sono e vi darò qualche dritta tramite recensione personale.

 

Clive Cussler - Cacciatori del mare Clive Cussler - Navi Fantasma

Gilliam, Von Maier, Crea - Deep Diving Enrico Cappelletti - La lagua di Truk

Il mare li renderà ugualmente abili

luglio 31, 2007

Guardando il TG3 mi sono imbattuto in una bella iniziativa, organizzata dal nucleo Comsubin della Marina Militare e HSA, che permette di godere del meraviglioso blu anche a chi sulla terra ferma ha delle difficoltà in più. Mi piace pensare al sorriso e all’emozione di “essere sospesi” nell’acqua da parte di chi ha mille problemi nel compiere gesti, per tanti scontati, come attraversare una strada, salire una scala, o spostarsi nella propria città

LA SPEZIA – Immergersi, ciechi, nelle acque di Porto Venere, oppure spingersi, senza gambe, sempre più giù e diventare improvvisamente senza peso, con la sicurezza di avere accanto sommozzatori e palombari tra i più preparati d’Europa: quelli del Comsubin della Marina militare che per la prima volta, dal 30 luglio all’1 agosto, accompagnano sui fondali dell’ isola Palmaria e di Porto Venere una ventina di sub diversamente abili. Il progetto nasce proprio a Porto Venere, patrimonio Leggi il seguito di questo post »

Nuovo video Nimar

luglio 31, 2007

In anteprima assoluta il nuovo video subacqueo, girato esclusivamente con attrezzature Nimar su commissione di National Geographic. Questo si che vuol dire videosub!!!

 

Due fotocamere subacquee: Casio VS Olympus

luglio 30, 2007

Girando per la rete, facendo cernita di fotocamere subacquee ho trovato 2 prodotti, che messi in relazione, sul piano qualità prezzo potrebbero essere una buonissima soluzione per tutti coloro i quali si stanno avvicinando al mondo della fotografia subacquea, che hanno magari discrete esigenze fotografiche e capacità e magari non fondi economici illimitati.

Due proposte sono:

Casio Exilim EX-Z1050Con circa 450 euro si può acquistare una Casio Exilim EX-Z1050 con scafandro in pasta di silicone (modello EWC-90). Resiste fino ad una profondità di 40 metri (direi che può essere una buona soluzione!!!). La risoluzione direi che è piuttosto ottima, infatti ha 10.1 Mpixel con zoom ottico da 3x, schermo da 2.6″ e stabilizzatore elettronico d’immagine. In più un diffusore di flash viene dato in dotazione allo scafandro. Da valore tabulato della casa produttrice, la batteria ha un’autonomia di circa 370 foto con una memoria interna da 16 mega e slot d’espansione per card SD.

Olympus mju77oL’altra possibilità è quella di acquistare una Olympus mju77o che può immergersi fino a 10 metri di profondità ma non necessita di scafandro. Ha una superficie impermeabile, grazie alla struttura interamente metallica totalmente stagna, grazie all’ausilio di oring basta però fermarsi alla quota stabilita dalla casa produttrice. Il prezzo è di circa 400 euro. Ha una risoluzione da 7.1 Mpixel, stabilizzatore d’immagine, zoom ottico da 3x, schermo da 2.5″. La memoria interna è di 18 mega, espandibile con una card SD. Non resiste solo all’acqua ma anche a cadute da 1.5 metri da terra e a temperature fino a -10 °C.

Viste le 2 schede tecniche, io credo sia indiscutibilmente meglio la Casio Exilim, anche se la nota casa è tanto nota per gli orologi, ma poco per le fotocamere digitali!